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Convegno di presentazione del Quaderno 11 di TreeLLLe "Educare a vivere con gli altri nel XXI secolo: cosa può fare la scuola? - Roma, 17 marzo 2016

Giovedì, 17 Marzo 2016

Convegno di presentazione del Quaderno 11 di TreeLLLe "Educare a vivere con gli altri nel XXI secolo: cosa può fare la scuola? - Roma, 17 marzo 2016

Di seguito il Programma del Convegno e in allegato l'indagine/sondaggio sui giovani 19-23enni e le slides di presentazione della ricerca. 

Il Quaderno 11 è scaricabile nella sezione Pubblicazioni.

Giovedì 17 marzo 2016 ore 9.00 – 13.00

Aula Magna Università LUISS, Viale Pola 12 Roma

  Convegno di presentazionedel Quaderno n. 11

 "EDUCARE A VIVERE CON GLI ALTRI NEL XXI SECOLO: COSA PUÒ FARE LA SCUOLA?

I Casi di Francia Germania Italia Polonia e la “global citizenship”

 Saluti

Giovanni Lo Storto - Direttore generale della LUISS

 Introduzione

Attilio Oliva - Presidente Associazione TreeLLLe

 Interventi

Silvia Costa - Presidente della Commissione cultura e istruzione del Parlamento Europeo

 Andreas Schleicher - Direttore e Special Advisor on Education Policy del Segr. Generale OCSE 

 Presentazione del Quaderno a cura del gruppo di progetto

 Alessandro Cavalli

Rosario Drago

Attilio Oliva

Antonino Petrolino

 Tavola rotonda

 Luigi Berlinguer - già Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca

On. Maurizio Lupi - Presidente Area Popolare Camera dei Deputati

Bernardo Mattarella - Capo Uff. Legislativo del Ministero della Pubblica Amministrazione

Gianni Vinciguerra  - Direttore di Tuttoscuola

Coordina Antonino Petrolino

 Conclusioni

Stefania Giannini - Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca

 

Educare a vivere con gli altri è oggi un tema centrale per tutti i paesi sviluppati e ciò in ragione della grande mobilità degli individui e delle crescenti difficoltà dei rispettivi sistemi scolastici nell’affrontare i temi della formazione ai valori.

 

 

 

In Italia, in particolare, il problema è antico, se già Guido Calogero nel 1956 affermava:
“E come volete che i giovani imparino ad essere buoni cittadini, se non imparano a discutere? L’educazione civica potrà bene essere introdotta come materia d’insegnamento: ma quel che importa, a questo proposito, non è una materia nuova, ma il nuovo modo di insegnare, di apprendere, di approfondire, discutendo in comune, qualsiasi tema di insegnamento. E questo si può fare soltanto quando si abbia agio per la discussione, tranquillità per il colloquio, tempo per sviluppare ogni punto che appaia degno di essere esaminato: e non già  quando si sia ossessionati dall’ansia di arrivare alla fine del programma … il dovere degli scolari, in Italia, è solo quello di rispondere, mentre l’eterno dovere del cittadino è invece
proprio quello di domandare”.

Non è un caso se, nel nostro paese, tutte le ricerche dimostrano che la storia della formazione alla cittadinanza, nelle sue varie denominazioni, sia ancora oggi la storia di un lungo fallimento.

TreeLLLe è convinta che si tratti di un’emergenza educativa non più rinviabile, ma anche che occorra cambiare approccio alla questione. Serve una svolta radicale, per disegnare “una scuola che non solo istruisca ma anche educhi alla cittadinanza”.
Per portare il tema all’attenzione dell’opinione pubblica e per presentare le proprie proposte operative in merito, Treellle ha invitato alcuni dei più qualificati esperti di questioni formative.